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lunedì 19 aprile 2010

Emergency: lieto fine e occasioni perse

E' finita come doveva finire: liberazione, zero prove per sostenere le accuse, riabilitata la credibilità di una organizzione non governativa e un compromesso (forse, dicono gli esperti, il vero obiettivo di tutta l'operazione), lasciare l'ospedale di Lashkar-gah.
Riempie di gioia vedere il volto stanco ma sorridente della madre di Marco Garatti, uno dei tre operatori di Emergency, arrestati in Afghanistan una settimana fa per complicità con i talebani e liberati ieri con tanto di assoluzione piena. Riempie di gioia vedere i tanti amici che hanno sostenuto Emergency in questa settimana con il cuore pieno di felicità. Resta un rammarico: quello delle occasioni perse, dei sospetti, delle accuse gratuite di una classe politica garantista a fasi alterne, di un mondo di amministratori locali che con scarsa autonomia di pensiero ragionano di destra e sinistra anche quando si parla di solidarietà ad un'organizzazione umanitaria, scomoda e critica forse, ma pur sempre un'organizzazione che cura i feriti di una guerra atroce. E se il ministro Frattini dopo i tentennamenti iniziali ha capito che in questa storia si giocava anche la credibilità italiana in campo internazionale, bruciano le critiche gratuite di personaggi come Gasparri o dei tanti suoi epigoni della destra. Bruciano anche qui a Brescia le mozioni di solidarietà bocciate e i silenzi di tanti parlamentari, ministri e sottosegretari di governo che stanno in maggioranza e alla guida delle istituzioni locali. Così i ringraziamenti degli amici di Marco Garatti vanno a Paolo Corsini, definito l'unico parlamentare che si è  mosso su questa storia aiutando anche a creare un filo diretto tra il ministro Frattini e la famiglia. Facendo ciò per il quale è stato eletto: politica e politica per il territorio. Altri, forse, si sono lasciati distrarre dal daltonismo politico che divide il mondo in nero e rosso, pensando che quello che stava accadendo a Kabul e dintorni forse quel "rosso" di Gino Strada un po' se l'era cercato. Peccato: per Brescia e per i suoi politici un'occasione persa.




2 commenti:

MdC ha detto...

l'ennesima direi...

il mio cane è più arguto di Gasparri

Marco Toresini ha detto...

Giro questo commento - ringraziando l'estensore per gli immeritati complimenti - dal mio profilo su Facebook:
"Complimenti caro marco: condivido parola per parola il tuo pezzo. In effetti i politici locali della maggioranza(politici: a brescia si dice ,in questi casi, piano con le parole) hanno dimostrato un settarismo ed una mancanza di acume politico assolutamente sorprendenti. Sicuramente i loro consensi ora sono in aumento: mala tempora currunt...."
Roberto Bianchi