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venerdì 26 novembre 2010

Chiedere è lecito?

"Ogni domanda alla quale si possa dare una risposta ragionevole è lecita".
Konrad Lorenz
(da Il cosidetto male)
Stamane mi sono imbattuto in un programma tv (Agorà di Andrea Vianello) in cui ci si poneva una domanda semplice: "Chiedere è lecito?". Il riferimento era alla telefonata del premier all'ultima puntata di Ballarò nella quale, dopo un monologo e dopo aver dato del mistificatore al conduttore, troncava la comunicazione prima di rispondere alle domande da studio. A me sono venuti in mente due recenti servizi tv in cui altrettanti politici, Mara Carfagna e Roberto Cota, facevano altrettanto. Nel primo caso la giornalista del TG3, approfittando della presenza del ministro ad una manifestazione contro la violenza alle donne, aveva chiesto delle tensioni all'interno del Pdl, sentendosì zittire da un solerte portavoce. Nel secondo servizio si sentiva un Roberto Cota, governatore del Piemonte, spiegare che aver detto no ai rifiuti della Campania era un atto di responsabilizzazione nei confronti degli amministratori del Sud. Alla domanda successiva, però, su come conciliasse il fatto che il suo partito (la Lega Nord) a Roma diceva che bisognava accogliere i rifiuti di Napoli e in Piemonte lo stesso partito faceva le barricate, il coerente Cota preferiva alzare i tacchi e andarsene.
Chiedere è lecito, rispondere è cortesia, ma mi sembra si stia esagerando: nella politica come nelle istituzioni (provate a lavorare su notizie scomode, magari di quelle che per ragioni di opportunità non passano dalla grancassa e dalle "messe cantate" delle conferenze stampa e poi ditemi quello che succede, quali pressioni incontrate). Certo, sono preferibili microfoni e taccuini allo stato brado che domande puntigliose che potrebbero mettere a nudo incapacità operative o, peggio, incompetenza. Meglio classificare i giornalisti in amici e nemici che pensare che entrambi stanno semplicemente facendo il loro lavoro: fare domande e avere delle risposte.
Nel corso del programma di Vianello qualcuno ha spiegato che all'estero un politico che non risponde alle domande verrebbe prima massacrato dai media e poi dai suoi stessi elettori. In Italia, strano paese, viene spesso dipinto come un eroe. Peccato che, in Italia come altrove, sia campione solo di una cosa: di arroganza.



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