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lunedì 8 febbraio 2010

Prezzi: l'inflazione torna su e tu fai la spesa con un sms

Non galoppa, ma cresce. L'inflazione a Brescia dicono gli esperti sale ai livelli (fortunatamente ancora bassi) del periodo aprile - marzo 2009. Così il mese di gennaio a Brescia ha fatto registrare un tasso tendenziale (rispetto a gennaio 2009) del + 1,4% e un tasso congiunturale (rispetto al mese di dicembre) dello 0,2. Crescono nel mese appena trascorso servizi sanitari e spese per la salute, trasporti, abitazione, acqua energia e combustibile. Il rapporto dell'ufficio statistica del Comune di Brescia (che come al solito troverete ricco di dati in coda a questo post) si conclude con una valutazione non particolarmente confortante che il trend segnala per il futuro un non troppo lento ritorno ai valori di inflazione pre crisi conomica, quindi a valori di inflazione dell'ottobre-novembre 2008. Insomma, per ora ad uscire rapidamente dalla crisi sembrano solo i prezzi.
E su questo fronte segnaliamo il ritorno di una interessante iniziativa "Sms consumatori", un servizio già sperimentato anni fa dal Ministero per le politiche agricole ed ora entrato a pieno regime. Di cosa si tratta?
"Sms Consumatori - si legge nel sito internet dell'iniziativa -  è un servizio completamente gratuito di informazione sui prezzi dei principali prodotti agro-alimentari tramite messaggistica Sms.L'utente avrà a disposizione il numero 47947 (ora è disponibile anche il 40940, ndr) dove inviare un messaggio per la richiesta dei prezzi. Digitando solo il nome del prodotto agro-alimentare di cui si vuole conoscere il prezzo e inviando il messaggio, l'utente riceverà le informazioni sulle singole varietà del prodotto medesimo, e precisamente: prezzo medio nazionale all'origine e all'ingrosso, aggiornato con cadenza settimanale, e prezzo medio di vendita macro regionale (Nord, Centro e Sud), rilevato giornalmente".
Così potremo scoprire che un chilo di pane ha un prezzo medio di 2,70 euro, ma che al Nord costa 3,14 euro e al Sud 2,45 euro, così come all'origine viene pagato 0,15 euro e all'ingrosso 0,32 euro e il consumatore lo compra in panetteria a 2,87 euro e al supermercato a 2,67. Numeri che ci fanno capire molte cose e molte disparità in questa Italia a due velocità.
Ma come si formano questi dati? "I prezzi al dettaglio, imputati da 44 rilevatori sparsi sul territorio nazionale (fra le città c'è anche Brescia grazie ad un accordo con Federconsumatori, ndr) - spiegano a Sms consumastori -, sono giornalieri e vengono rilevati il martedì, il mercoledì, il giovedì, il venerdì e il sabato, mentre per la domenica e il lunedì è valida l'ultima imputazione del sabato. Gli esercizi coinvolti nella rilevazione dei prezzi al dettaglio sono circa 2200 e prevedono categorie merceologiche diverse: discount, ipermercato, mercato, supermercato e negozi di ortofrutta, macellerie, pescherie e alimentari".
Previsti anche servizi aggiuntivi per l'utente tramite il sito http://www.smsconsumatori.it/. "L'utente - spiegano- potrà segnalare da questo sito internet, previa registrazione alla community e attivazione del suo profilo, un eventuale prezzo anomalo riscontrato o il non rispetto delle normative in materia di sicurezza alimentare, etichettatura dei prodotti e condizioni igenico-sanitarie del punto vendita, compilando compilando il formulario in homepage. Tutte queste informazioni saranno inviate alle Associazioni dei Consumatori che partecipano al progetto. Dal sito internet, l'utente inoltre, può accedere a servizi aggiuntivi, quali: le schede prodotto dettagliate, il carrello della spesa, il borsino dei prodotti. Con il carrello della spesa è possibile simulare un acquisto di prodotti e verificarne il prezzo totale, agli utenti registrati è consentito di memorizzare le informazioni e ritrovarle all'accesso successivo. Con il borsino invece si visualizza l'andamento dei prezzi dei singoli prodotti rispetto alla rilevazione precedente".
A questo punto anche io ho fatto la spesa mettendo nel carrello i seguenti prodotti: carote, cavolfiori, latte fresco intero, pane, pasta corta, pollo (petto), pomodori rossi a grappolo, radicchio di Chioggia, uova (dimensione media in confezione da 6), vitellone (un chilo di fettine) e zucchine. Oggi la mia spesa l'ho pagata 36,7 euro come prezzo medio italiano, ma visto che abito al Nord in realtà dovrei sborsare 38,85 euro, mentre se fossi in vacanza al Sud spenderei 34,20 euro. Infatti solo il latte e il radicchio di Chioggia costano meno al Nord che al Sud d'Italia. Veramente una magra consolazione.


L'inflazione e i prezzi a Brescia nel gennaio 2010



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