venerdì 12 febbraio 2010
Comunali 2009 e giustizia: i casi di Angolo e Orzinuovi e l'elettore confuso
Il Tar di Brescia ha detto la sua sulle elezioni comunali di Angolo Terme e Orzinuovi, dove i sindaci, Riccardo Minini (Lega) e Andrea Ratti (Una Civica opposta alla compagine di Centro Destra) erano risultati eletti, rispettivamente, con uno e due voti di scarto sull'antagonista. Lo ha fatto con un effetto dirompente per il piccolo centro della Valcamonica, dando conto della bontà dello spoglio, invece, per quanto riguarda la cittadina della Bassa bresciana.
Ad Angolo Terme, infatti, è stato annullato il verbale con il quale a giugno 2009 erano stati proclamati eletti il sindaco e i consiglieri comunali, rimandando alle motivazioni della sentenza le sorti amministrative del Comune. Nel giro di un paio di settimane i giudici diranno come devono essere interpretate le schede contestate (un paio secondo alcune fonti) e quindi diranno quale sarà il nuovo conteggio dei voti (clicca qui per sapere come erano andate le elezioni nei due comuni). Solo allora si capirà se si dovrà tornare alle urne perchè i due candidati sono in perfetta parità o se si tratta di un ribaltone a tutti gli effetti con il candidato ricorrente Lucio Gagliardi proclamato sindaco perchè ha sopravanzato l'avversario (anche in questo caso il divario potrebbe essere di un solo voto). In attesa di leggere le sentenze sulle due elezioni contestate, che questo blog (come ha già fatto con il precedente pronunciamento interlocutorio del Tribunale) pubblicherà integralmente non appena disponibili (per ora clicca qui per leggere il dispositivo di Angolo e clicca qui per leggere quello di Orzinuovi), di tutta la battaglia processuale resta una convinzione: quanto, nonostante si sprechino le informazioni in proposito, l'elettore medio fatichi ad esprimere nel modo giusto il proprio voto, dando così adito ad interpretazioni della sua volontà (principio ispiratore di ogni corretta procedura di spolio) non univoche, anzi, al contrario, oggetto di opposte valutazioni da parte delle forze in campo che, come è ovvio e naturale, cercano di difendere i propri interessi elettorali. Ad Angolo, ad esempio, un elettore ha indicato sulla scheda un nome di una persona che non solo non è candidata ma che non sarebbe nemmeno residente in paese. Come considerare quell'indicazione, comunque una volontà di voto per il candidato nel cui riquadro si trova il nome o come l'intenzione di invalidare la scheda? Il tribunale ci dirà come la pensa in proposito, per ora divertiamoci, si fa per dire, leggendo il verbale redatto dalla Prefettura il 16 dicembre sulle schede contestate per l'elezione di Orzinuovi.
Orzinuovi, comunali 2009: il verbale della Prefettura sulle elezioni contestate
Ad Angolo Terme, infatti, è stato annullato il verbale con il quale a giugno 2009 erano stati proclamati eletti il sindaco e i consiglieri comunali, rimandando alle motivazioni della sentenza le sorti amministrative del Comune. Nel giro di un paio di settimane i giudici diranno come devono essere interpretate le schede contestate (un paio secondo alcune fonti) e quindi diranno quale sarà il nuovo conteggio dei voti (clicca qui per sapere come erano andate le elezioni nei due comuni). Solo allora si capirà se si dovrà tornare alle urne perchè i due candidati sono in perfetta parità o se si tratta di un ribaltone a tutti gli effetti con il candidato ricorrente Lucio Gagliardi proclamato sindaco perchè ha sopravanzato l'avversario (anche in questo caso il divario potrebbe essere di un solo voto). In attesa di leggere le sentenze sulle due elezioni contestate, che questo blog (come ha già fatto con il precedente pronunciamento interlocutorio del Tribunale) pubblicherà integralmente non appena disponibili (per ora clicca qui per leggere il dispositivo di Angolo e clicca qui per leggere quello di Orzinuovi), di tutta la battaglia processuale resta una convinzione: quanto, nonostante si sprechino le informazioni in proposito, l'elettore medio fatichi ad esprimere nel modo giusto il proprio voto, dando così adito ad interpretazioni della sua volontà (principio ispiratore di ogni corretta procedura di spolio) non univoche, anzi, al contrario, oggetto di opposte valutazioni da parte delle forze in campo che, come è ovvio e naturale, cercano di difendere i propri interessi elettorali. Ad Angolo, ad esempio, un elettore ha indicato sulla scheda un nome di una persona che non solo non è candidata ma che non sarebbe nemmeno residente in paese. Come considerare quell'indicazione, comunque una volontà di voto per il candidato nel cui riquadro si trova il nome o come l'intenzione di invalidare la scheda? Il tribunale ci dirà come la pensa in proposito, per ora divertiamoci, si fa per dire, leggendo il verbale redatto dalla Prefettura il 16 dicembre sulle schede contestate per l'elezione di Orzinuovi.
Orzinuovi, comunali 2009: il verbale della Prefettura sulle elezioni contestate
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