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venerdì 24 dicembre 2010

Auguri: sperando che a Gesù bambino non chiedano il permesso di soggiorno

Caro Gesù Bambino,
sai forse prima o poi chiederanno anche a te il permesso di soggiorno. In quest'Italia dalle mille paure anche Babbo Natale che scende dai camini potrebbe passare qualche guaio: fino ad ora l'ha fatta franca solo perchè la storia delle ronde padane si è fermata alla propaganda. Lui, con quel vestito rosso, poi, se non è ladro è comunista, quindi la vedo spessa anche per il nonno che viene dal Polo Nord in questa Italia dalle mille regole per alcuni e dai mille scuse per altri.
Anche Giuseppe e Maria, potrebbero non passarsela bene, loro che duemila anni fa hanno dovuto accontentarsi di una capanna ora, forse, dovranno salire su una gru per annunciare la lieta novella. Ma non è meno rischioso una panchina? No, quelle le hanno tolte da tempo: sai, gli stranieri si sedevano chiacchieravano e mangiavano, come accadeva ai tuoi tempi fuori dal tempio, ma qui da noi fa insicurezza, il diverso spaventa più dei due ladroni accanto alla croce. Lo so, caro Gesù Bambino, tempi duri anche per falegnami e giovani coppie e poi il bonus bebè o l'alloggio popolare ve lo danno solo se siete cittadini italiani o residenti da almeno cinque anni. "Sono le regole e le regole si rispettano" dicono per vincere le elezioni e crearsi poi delle regole su misura per loro. Non fa nulla se quelle fatte per gli altri spesso non hanno senso come succede se Giuseppe, tuo padre putativo, perdesse il suo lavoro di falegname: diventerebbe automaticamente un clandestino e qui clandestino vuol dir delinquente. Altro che fuga in Egitto, qui ti rispediscono in Libia e poi sono, con rispetto parlando, cavoli tuoi.

E i Re Magi? Beh, sai quelli sono diplomatici e non dovrebbero avere grandi problemi anche se Wikileas ha scritto che qui se non sei libico ti guardano storto: niente amazzoni, niente hostess a cui spiegare la tua religione. Ah, dimenticavo, caro Gesù Bambino, quest'anno i Re Magi potrebbero arrivare in ritardo: si sono un po' confusi. Cercavano la stella cometa e hanno trovato un sole: era il Sole delle Alpi, un astro tutto verde sul tetto di una scuola. E' lì che sono finiti i Re Magi: hanno chiesto informazioni ad una pattuglia di vigili, ma in quel paese la polizia locale viene pagata extra se pizzica gli stranieri senza permesso di soggiorno. Così sono finiti in caserma per essere fotosegnalati e li hanno incontrato il sindaco che li guardava storto, perchè lui di oro, incenso e mirra non sa che farsene: accetta solo spiedo e polenta. Melchiorre gli ha spiegato la storia del bambino, del segno, di quella strana stella che li aveva portati a quella scuola in cerca di Gesù. "Ma quale stella, le stelle sono americane - gli ha spiegato il sindaco - qui abbiamo solo Soli, il sole delle Alpi, il simbolo della nostra tradizione locale. E poi quella storia del bambino che andate cercando a scuola: Per me siete fuori strada. Se il piccolo è tanto povero da essere nato in una mangiatoia sicuramente non avrà i soldi per pagare la mensa e allora in quella scuola non c'è di certo. Da noi chi non paga non mangia".
Alla fine, caro Gesù Bambino, i Re Magi hanno potuto lasciare il paese. Come? Grazie a quel genio di Gaspare che passando davanti alla Chiesa con sindaco e vigili ha visto il presepe e ha spiegato che anche loro  sono il simbolo della tradizione locale, come quelle tre statue dal volto coronato e color mogano che stanno appresso alla capanna. Il sindaco l'ha bevuta (anche se i Re Magi si erano già rivolti alla Cgil per un ricorso al giudice del lavoro) e li ha lasciati andare.
Caro Gesù Bambino come è strano il nostro mondo: qui uccidono i sogni, altro che lieta novella. Qui hanno perso la voglia di costruirsi il futuro, di costruirsi un paese, di costruirsi una comunità. Qui hanno cancellato dal vocabolario parole come solidarietà, accoglienza, diversità, plurale. Qui si corre e nessuno si ferma a soccorrere chi resta indietro. Qui la linea dell'orizzonte non è fatto dalle montagne, ma dai picchi e dalle depressioni dei grafici di borsa. E la neve? No quella non si è sciolta: se la sono tirata su per il naso. Perchè adesso le sconfitte e le avversità si superano anche così.
Lo so, caro Gesù Bambino: non hai una gran voglia di venire quest'anno, perchè poi magari ti capita, in quanto straniero, che ti attribuiscano tutti i mali del mondo. Hai resistito alle tentazioni del diavolo nel deserto e hai paura dell'Italia del Bunga-Bunga? Ti prego, Gesù Bambino, vieni anche quest'anno: altrimenti rischiamo di dimenticare per sempre che un altro mondo è possibile.
Ti aspettiamo...





E PER I LAICI....

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