venerdì 4 settembre 2009
Se va a ruba il video del furto
Quando Giovanni Baselli da Quinzano ci ha telefonato in redazione era determinato: mostrate quelle immagini aiutatemi a prendere i ladri. La banda ci ha raccontato "ha portato via tutto fuorchè il pianoforte". Eccoli qui i ragazzi della banda, la banda bassotti che tenta di scassinare la cassaforte sotto l'occhio della telecamera, che si affanna su è giù per le scale in una frenesia predatoria. Sorridiamo a quelle facce stupite quando si accorgono di essere ripresi, ma non possiamo non notare che tanto sprovveduti, quei ragazzi dalla nazionalità indefinita, non lo sono visto che tutti indossano i guanti perchè in tempo di Ris e Csi meglio non rischiare (rischiare si fa per dire, perchè per il furto le pene sono oggettivamente sproporzionate rispetto all'allarme sociale che desta il reato). Vediamo il video in anteprima (ne ricaviamo anche qualche fotogramma per ledizione del giorno), prima che finisca pubblicato su Youtube, prima che ne parlino le tv. E l'audience va alle stelle con centinania di contatti, centinaia di occhi che scrutano quei ladri. Magari con il pensiero a chi, qualche tempo prima, aveva violato gli affetti più cari, aveva rubato e devastato in casa propria. Lo confesso: anche io ho scrutato quei volti per capire se, fra quei lineamenti, potessi scorgere i tratti dell'uomo che una notte di due anni fa mi fece il dito medio a mo' di sfida dopo aver forzato la serratura di casa (vedi foto) e mentre, vistosi scoperto, stava tagliando la corda con un complice (di quello ricordo un bel paio di orecchie a sventola).
Non so se prenderanno mai i ladri di casa Baselli a Quinzano, certo è che, nel giorno di apertura del Festival di Venezia, hanno avuto più successo dell'ultimo film di Tornatore. Forse perchè in quella strana location ci siamo sentiti coinvolti in tanti.
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