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mercoledì 5 agosto 2009

Stranieri, vi racconto una storia


Ecco una storia che mi è arrivata da Emergency e che racconta di come l'Italia ha due facce, una solidale, l'altra che potrebbe venire dai campi di cotone ai tempi di "Via col vento"...

D., 45 anni e' africana, ha un permesso di soggiorno per lavoro e vive con suo marito A. in Italia da quasi dieci anni.
Sono pazienti del Poliambulatorio di Emergency a Palermo, li vediamo quasi tutte le settimane perche' A. e' sottoposto dai nostri cardiologi a uno strettissimo follow-up per ipertensione arteriosa con insufficienza renale severa.
Poco prima di conoscerci, A. aveva perso il lavoro - e quindi il permesso di soggiorno - a causa dei suoi problemi di salute, e attualmente non e' neppure in grado di badare a se stesso.
D. si divide tra il lavoro e l'assistenza al marito, di se stessa non si e' mai preoccupata.
Tempo fa, i nostri ginecologi le hanno riscontrato un enorme fibroma uterino, da asportare con una certa urgenza, ma ogni volta che si è parlato di intervenire, D. si è rifiutata.
Quando all'inizio di quest'anno la sua situazione si e' aggravata, alla fine ci ha confidato che il datore di lavoro l'aveva informata che non l'avrebbe pagata se si fosse assentata per l'operazione. Se avesse perso il lavoro, anche il rinnovo del permesso di soggiorno sarebbe stato impossibile.
Inoltre A., senza il suo aiuto, non e' in grado di assumere la terapia complessa cui e' sottoposto, nè di provvedere ad alimentarsi considerato il regime dietetico speciale cui e' sottoposto.
Con un po' di fatica, l'abbiamo convinta ad accettare il nostro aiuto: S., una delle nostre infermiere volontarie, ha organizzato insieme al marito ginecologo l'intervento nell'ospedale dove lavorano, i volontari si sono organizzati in turni per andare da A. a somministragli la terapia, cucinare pasti speciali e accompagnarlo in ambulatorio per i controlli medici, altri hanno provveduto a pagare l'affitto di casa per quel mese.
Il fibroma di D. pesava 4,6 kg.

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