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domenica 9 agosto 2009

Libertà di informazione: Italia - Venezuela, preoccupazioni ricorrenti

Libertà di Informazione, il Venezuela pensa ad una legge per regolamentarla, con motivazioni che sembrano molto italiane... Leggete qui.

Venezuela: reazioni alla proposta di legge sui “reati d'informazione”

2009-08-06 @ 7:48 EDT · articolo originale di Luis Carlos Diaz
tradotto da Filippo Rizzi


Il 30 luglio scorso Luisa Ortega Díaz, Ministro della Giustizia venezuelano, ha proposto una “Legge contro i reati d'informazione” (il testo integrale è disponibile qui [sp]) che diversi blogger e giornalisti considerano una grave minaccia alla libertà d’espressione. I media sono stati spesso al centro degli scontri politici nazionali. Il presidente Hugo Chávez ha criticato duramente diverse testate, accusandole di destabilizzare il Paese e diffondere notizie false. Come conseguenza, afferma [in] Ortega Díaz, “È necessario che lo Stato venezuelano disciplini la libertà d’espressione”, sottolineando che non è intenzione del governo limitarla, bensì solo regolarla.
L’attuale Costituzione garantisce la libertà d’espressione, pur precisando che ci sono limiti e responsabilità da rispettare. Tuttavia questo disegno di legge aumenta il numero di reati in cui potrebbero incorrere quanti operano nel mondo dell'informazione. Il testo comprende infatti 17 articoli in base ai quali editori, giornalisti, fonti e chiunque partecipi in qualsiasi mezzo di comunicazione potrebbero subire condanne fino a 4 anni di carcere se la notizia pubblicata provoca il panico fra la popolazione o mette a repentaglio la quiete pubblica, la sicurezza o l’indipendenza dello Stato venezuelano. La stessa pena può essere comminata a coloro che manipolano le informazioni o “disturbano la salute mentale o la morale pubblica”.

È proprio il significato vago di tali termini a preoccupare blogger e giornalisti venezuelani, i quali sostengono che la libera interpretazione di queste norme potrebbe consentire al governo di colpire qualsiasi soggetto mediatico che ne criticasse l'operato. Starebbe a discrezione dell’esecutivo stabilire a quali azioni potrebbe riferirsi la nuova legge. Molti dunque non nascondono i propri timori riguardo le modalità d’attuazione e le conseguenze per il giornalismo in Venezuela.

Uno di costoro è il professore di giornalismo Moraima Guanipa, che su Twitter sostiene che il disegno di legge è “un nuovo tentativo di imporre la censura e l’auto-censura criminalizzando la professione giornalistica”.

Un paio di blogger sono fra coloro che vanno ricorrendo ai citizen media per esprimere opinioni e realizzare video al riguardo. Naky Soto è l’autrice di un video virale in cui spiega come il disegno di legge inasprisca le sanzioni contro i giornalisti; Jogreg Henríquez, autore del blog Circulemos, ha realizzato un filmato dove sottolinea come “chiunque” correrebbe il rischio di finire in prigione a causa della discrezionalità del governo nell’interpretare le norme.




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