martedì 1 giugno 2010
Evasione fiscale, due domande a Mario Draghi
Il Governatore di Bankitalia, Mario Draghi, nella sua relazione (clicca qui per leggere le considerazioni finali) ci spiega che gli evasori fiscali sono i veri "macellai sociali" di questo Paese. "Se L'Iva - spiega in sintesi- fosse pagata, il debito sarebbe sotto controllo". "L’evasione fiscale - argomenta in relazione - è un freno alla crescita perché richiede tasse più elevate per chi le paga; riduce le risorse per le politiche sociali, ostacola gli interventi a favore dei cittadini con redditi modesti. Il cuneo fiscale sul lavoro è di circa 5 punti superiore alla media degli altri paesi dell’area dell’euro, il prelievo sui redditi da lavoro più bassi e quello sulle imprese, includendo l’Irap, sono più elevati di 6 punti. Secondo stime dell’Istat, il valore aggiunto sommerso ammonta al 16 per cento del PIL. Confrontando i dati della contabilità nazionale con le dichiarazioni dei contribuenti, si può valutare che tra il 2005 e il 2008 il 30 per cento della base imponibile dell’IVA sia stato evaso: in termini di gettito, sono oltre 30 miliardi l’anno, 2 punti di PIL".
Ma come la mettiamo, signor Governatore, con chi ha sempre detto che evadere le tasse è giustificabile, ha dipinto Vincenzo Visco come un vampiro solo perchè cercava di mettere i bastoni tra le ruote ai furbetti, e alla fine anche al più discolo dà una pacca sulla spalla e un buffetto di rimprovero chiamandolo condono?
Pensa, signor Governatore che nella sua relazione (parole di Ferruccio De Bortoli, direttore del Corriere della Sera) ha fatto il ritratto sincero di un Paese, che qualcosa possa cambiare? O qualcosa cambia solo perchè la sostanza rimanga uguale?
Domande forse retoriche signor Governatore, ma il ritratto sincero di un Paese non può prescindere da queste risposte. Altrimenti, signor Governatore, la sua voce è solo quella di un grillo parlante che, prima o poi, rischia una martellata dal pinocchio di turno...
Buon lavoro
L'assemblea
Berlusconi sulle tasse
Berlusconi rettifica
Ma come la mettiamo, signor Governatore, con chi ha sempre detto che evadere le tasse è giustificabile, ha dipinto Vincenzo Visco come un vampiro solo perchè cercava di mettere i bastoni tra le ruote ai furbetti, e alla fine anche al più discolo dà una pacca sulla spalla e un buffetto di rimprovero chiamandolo condono?
Pensa, signor Governatore che nella sua relazione (parole di Ferruccio De Bortoli, direttore del Corriere della Sera) ha fatto il ritratto sincero di un Paese, che qualcosa possa cambiare? O qualcosa cambia solo perchè la sostanza rimanga uguale?
Domande forse retoriche signor Governatore, ma il ritratto sincero di un Paese non può prescindere da queste risposte. Altrimenti, signor Governatore, la sua voce è solo quella di un grillo parlante che, prima o poi, rischia una martellata dal pinocchio di turno...
Buon lavoro
L'assemblea
Berlusconi sulle tasse
Berlusconi rettifica
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