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martedì 27 ottobre 2009

Torna il Grande Fratello, ma la realtà è peggio




Rieccoci alle prese con gli eroi della casa. Quale casa? Quella del Grande Fratello, che domande. Quei ragazzi che sotto l'occhio delle telecamere passeranno anche Natale e Capodanno e chissà chi manderanno dentro quella casa a celebrare la messa di mezzanotte? Non sappiamo come finirà, ma forse il pregio di essere reclusi li risparmierà dalla pandemia, dall'influenza A, che proprio a Natale dovrebbe colpire duro. O forse il virus si farà beffa di tutto e tutti e costringerà la trasmissione ad una chiusura anticipata per malattia, portando all'Influenza A, più notorietà che la peste del Manzoni nei Promessi sposi. Vedremo.
Certo è che ha ragione Aldo Grasso sul Corriere della Sera di oggi quando spiega che ormai la realtà ha superato il reality. "Ancora una volta - scrive - la realtà si fa beffe della fantasia". Se nel 2000, quando la prima edizione del programma fece scandalo per l'invasività delle telecamere, oggi, nove anni e dieci edizioni dopo, il Grande fratello è la nostra vita quotidiana da videosorvegliati e video dipendenti. "Un tempo - continua Grasso - ci si limitava a osservare gli incidenti stradali; adesso vengono filmati con il telefonino e caricati su You tube". E poi in questi tempi in cui il privato, meglio se morboso, diventa pubblico ed è spesso usato come una clava, che importa se la Casa ospita trans, gay, trasgressori professionisti e uomini pronti a confessare il proprio passato. La nostra storia è qui, immortalata da un multavelox, cristallizzata da un prelievo bancomat, video sorvegliata in centro come in periferia. Così "non il reality, ma la realtà ci spinge a credere di vivere nel mito della trasparenza, dentro una casa di vetro; tanto, - conclude Grasso - con la tecnologia, è inutile chiudere le porte".


IL VIDEO DELL'INIZIO DEL GRANDE FRATELLO 10...

ALTRO CHE GRANDE FRATELLO: ECCO COSA TI PUO' CAPITARE SE SVIENI PER STRADA E TI CHIAMI ILARI BLASI IN TOTTI...

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