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lunedì 5 ottobre 2009

In marcia per la Pace


Nel giorno in cui si ricordava Gandhi è partita la marcia mondiale per la Pace e la nonviolenza. L'intento è quello di unire la Nuova Zelanda (2 ottobre 2009) all'Argentina (2 gennaio 2010) per un mondo senza guerre. Cinque le richieste che sono partite da Wellington con i primi marciatori nonviolenti diretti a Punta de Vacas: il disarmo nucleare a livello mondiale; il ritiro immediato delle truppe d'invasione dai territori occupati; la riduzione progressiva e proporzionale degli armamenti convenzionali; la firma di trattati di non aggressione tra paesi e la rinuncia dei governi a utilizzare la guerra come mezzo di risoluzione dei conflitti.
La marcia, che riunisce premi Nobel e associazioni umanitarie da tutto il mondo, ha momenti di condivisione in ogni provincia (anche a Brescia)e sembra di tornare allo spirito di Aldo Capitini, il gandhiano di Perugia che il 24 settembre 1961 diede vita alla prima Marcia della Pace Perugia-Assisi manifesto del movimento pacifista italiano.
Ma nel 2009 ha ancora senso marciare per la pace? Domanda più che legittima, ma se - per usare lo slogan della manifestazione - "Ci siamo innamorati della parola Pace" la risposta sta nelle cose: al cuor non si comanda.





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