giovedì 7 maggio 2009
La storia, la memoria, la riconciliazione
Sabato al Quirinale si ricorderanno le vittime del terrorismo e il presidente della Repubblica ha invitato Licia Rognoni vedova Pinelli, compagna di Giuseppe Pinelli "volato" da una finestra della questura di Milano il 15 dicembre 1969, nei giorni delle concitate indagini dopo la bomba di Piazza Fontana, a sedere accanto a Gemma Calabresi, la moglie del commissario Pietro, assassinato dopo che contro di lui si era ordita una campagna d'opinione che lo indicava come uno dei coprotagonisti di quella morte.
Una notizia che riporta ad anni bui, ma che manda un po' di colore tra le istantanee di quegli anni rigorosamente in bianco e nero. Una luce e un colore che si chiama riconciliazione senza colpi di spugna. Ancora una volta è Manlio Milani dei famigliari delle vittime di Piazza Loggia a Brescia a farsi carico di lanciare un appello forte: "Lo stato finalmente ammetta le sue colpe, si apra una stagione nuova - ha spiegato al Corriere della Sera -. Ascoltando la voce di tutte le parti, nessuna esclusa, potrà essere delineato con precisione il quadro storico che determinò i fatti". Si chiama modello Sud Africa, dove gli odi dell'apartheid furono leniti solo quando vittime e carnefici si sedettero l'uno davanti all'altro e si dissero tutto in un confronto che rimarrà nelle menti di tutti. Sarà possibile anche in Italia portare un po' di luce nella "notte della Repubblica"? Molte cose dovranno cambiare, a partire dalle norme sul segreto di Stato, ma forse dall'incontro Calabresi-Pinelli potrebbe nascere una stagione nuova.
E basta vedere i vecchi incanutiti testimoni di quegli anni, che in queste settimana passano nelle aule di giustizia bresciane dove è in corso il terzo processo sulla Strage di Piazza della Loggia per capire che è arrivato il momento della verità riconciliatrice. Di una stagione nuova che dia aria ai fascicoli "top secret" e alle coscienze di ognuno.
Ecco un video in ricordo della strage di piazza Loggia...
Una notizia che riporta ad anni bui, ma che manda un po' di colore tra le istantanee di quegli anni rigorosamente in bianco e nero. Una luce e un colore che si chiama riconciliazione senza colpi di spugna. Ancora una volta è Manlio Milani dei famigliari delle vittime di Piazza Loggia a Brescia a farsi carico di lanciare un appello forte: "Lo stato finalmente ammetta le sue colpe, si apra una stagione nuova - ha spiegato al Corriere della Sera -. Ascoltando la voce di tutte le parti, nessuna esclusa, potrà essere delineato con precisione il quadro storico che determinò i fatti". Si chiama modello Sud Africa, dove gli odi dell'apartheid furono leniti solo quando vittime e carnefici si sedettero l'uno davanti all'altro e si dissero tutto in un confronto che rimarrà nelle menti di tutti. Sarà possibile anche in Italia portare un po' di luce nella "notte della Repubblica"? Molte cose dovranno cambiare, a partire dalle norme sul segreto di Stato, ma forse dall'incontro Calabresi-Pinelli potrebbe nascere una stagione nuova.
E basta vedere i vecchi incanutiti testimoni di quegli anni, che in queste settimana passano nelle aule di giustizia bresciane dove è in corso il terzo processo sulla Strage di Piazza della Loggia per capire che è arrivato il momento della verità riconciliatrice. Di una stagione nuova che dia aria ai fascicoli "top secret" e alle coscienze di ognuno.
Ecco un video in ricordo della strage di piazza Loggia...
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