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martedì 14 giugno 2011

Un, due, tre... quorum. Democrazia è partecipazione

Era dal '95 che in Italia non si arrivava al quorum in un referendum. Era da quasi dieci anni che anche su temi importanti prevaleva il partito del non voto, dell'astensione come metodo politico, come sotterfugio per lucrare a proprio favore chi, l'astensionista cronico, ai seggi non va a prescindere.
L'arma del quorum come strumento di lotta referendaria l'hanno utilizzata in molti, dai governi alla Chiesa (l'invito all'astensione sui referendum della fecondazione assistita, ad esempio), dalle lobby (accadde con la Caccia) ai movimenti di opinione, facendo scempio, a mio avviso, di un principio che va coltivato sempre, quello della "democrazia come partecipazione". Il cinque per cento di coloro che hanno votato no al referendum sul nucleare rappresentano una nobile minoranza di chi, pur pensandola diversamente, non ha abdicato al proprio ruolo di cittadino, non ha firmato alcuna delega in bianco alla politica.
Giocare sull'astensionismo, significa nobilitare un comportamento che su altri fronti, ad esempio nelle consultazioni politiche nazionali e nelle amministrative, rappresenta rischiosi campanelli dall'allarme sulla distanza tra il cittadino e la classe dirigente, fra il "popolo" e la politica. Aver invertito la rotta, dunque, al di là di ogni interpretazione contingente (pro o contro il governo Berlusconi) rappresenta un'importante salto di qualità della società civile, una rinata voglia di scelte dal basso. "E' il primo passo verso la legalità nel nostro Paese - osserva  Emma Bonino - e nelle nostre istituzioni: si riconquista uno strumento che tutti i partiti, negli ultimi 30 anni, hanno provato a distruggere". E lo hanno fatto usando un'espressione di antipolitica qual è l'astensionismo come strumento di lotta politica, un gioco pericoloso che piano piano finisce per logorare la democrazia. Ben venga, quindi, questa rinata voglia di partecipazione con l'avvertenza che c'è ancora molto da lavorare, il tarlo dell'astensionismo è tutt'altro che debellato. Vive è vegeta ancora in ampie zone d'Italia, al Nord come al Sud.



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