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lunedì 18 luglio 2011

Il vescovo dei bimbi soldato

Se n'è andato durante la celebrazione della messa, stroncato da un infarto. Se n'è andato all'indomani del coronamento di un sogno: quello di rendere sovrano un lembo di terra perseguitato da una guerra di religione che, in mezzo alla povertà, tra sabbia e stenti, rendeva ancora più crudele quella guerra civile tra musulmani e cattolici.
Monsignor Cesare Mazzolari se n'è andato accasciandosi su una sedia, tra i suoi fedeli alla vigilia di un vangelo domenicale che proclamava le parabola del granello di senape che se piantano produce un albero giganteso e del lievito che impastato alla farina produce ricchezza e sostentamento per molti. Monsignor Mazzolari, con il suo entusiasmo, con la sua indomabile voglia di lottare è stato senape e lievito per un'intera regione della parte più povera dell'Africa. Chissà se un giorno lo faranno santo? Sarà il santo dei bambini soldato strappati ai kalasnikov e alle barbarie dei signori della guerra, sarà il patrono di una nazione neonata che si chiama Sud Sudan, una nazione che ora piange un padre fondatore, un uomo di chiesa che ha saputo camminare con gli ultimi nella consapevolezza che saranno i primi. Nonostante tutto. Nonostante questo mondo.

In questi link alcuni ricordi di monsignor Mazzolari:

IL BLOG DI LUIGI ACCATTOLI

IL RICORDO DI SANDRO MAGISTER

IL BLOG DI VITTORIO ZUCCONI

ANDREA SARUBBI SCRIVE...

IL RICORDO DI RADIO VATICANA

L'INTERVISTA DI MONSIGNOR MAZZOLARI RILASCIATA A ENZO BIAGI 



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